Amo le feste ben riuscite: #bastet43 il timelapse
7 giugno 2014 h19 – 8 giugno 2014 h7
24fps
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Con la campagna 2nd Lives della Ogilvy & Mather Cina, la Coca-Cola risponde alle accuse da parte di gruppi ambientalistici riguardo le bottiglie di plastica che non possono essere riciclate in alcuni paesi del mondo, con conseguente danno e inquinamento.
In un video vengono presentate 16 le alternative per il riciclo e riuso delle bottiglie, grazie a tappi speciali, che trasformano i vuoti contenitori di plastica in oggetti di uso quotidiano.
In Vietnam sono stati distribuiti 40.000 tappi e aggiunte alle bottiglie, e la campagna proseguirà anche in Thailandia e Indonesia.
Sarebbe divertente distribuirli anche qui in Italia.
Ogni anno, il Graphic Design Festival Breda in Olanda, lancia un contest per la creazione del proprio manifesto. Nel brief, oltre l’uso della tipografia e competenza nella progettazione grafica, il festival richiede un messaggio specifico: il poster deve incoraggiare la discussione su un problema sociale o politico.
Quest’anno la giuria ha premiato il lavoro dello studio di animazione olandese Studio Smack. Sfruttando lo stile grafico dei messaggi anonimi, realizzati ritagliando pezzi di parole dai quotidiani, lo studio ha preso una citazione del film Fight Club e l’ha compost “ritagliano” le font dei più noti loghi di Internet e delle piattaforme social.
Ton Meijdam di Studio Smack ha spiegato che la citazione di Tyler Durden, in un film del 1999 in epoca pre-social, è terribilmente attuale: mentre all’epoca l’accusa era rivolta ai beni materiali, 15 anni dopo qualcos’altro ci rende ugualmente schiavi, nuove ossessioni moderne, che mettono la dichiarazione di Durden in una prospettiva del tutto nuova.
Il 23 maggio 1992 ero sola in casa. I miei genitori erano andati al mare, faceva caldo e Roma si era svuotata per il weekend.
Stavo preparando un esame di design e avevo la tv che mi faceva compagnia.
Ricordo di esser stata 48 ore di fila con la tv accesa ad ascoltare tutti i tg e la faccia sui disegni sul tavolo, come in trance, con nessuno con cui poterne parlare fino al lunedì successivo…
Alla vigilia dei 43, mi ritrovo a guardarmi allo specchio e a inseguire con lo sguardo nuovi e profondi solchi sul mio viso.
La mia pelle, dopo le sollecitazioni fisiche ed emotive di questi ultimi anni, mi sta lanciando segnali importanti, e quelle che solitamente vengono definite rughe d’espressione intorno ai miei occhi, si sono trasformate in rughe di emozione, di vita.
La campagna 2014 del Cornetto Algida per il mercato del Regno Unito: un minifilm di 8 minuti (che vale la pena guardare per intero) con un cameo della cantautrice, attrice e stilista inglese Lily Allen, che racconta l’innamoramento fra una tennista e una giudice di linea. Diretto da Lloyd Lee Choi, il minifilm è interpretato da Phoebe Neidhardt e Fernanda Romero ed è stato girato fra Londra e Los Angeles.
Tra la trama, lo stile e la narrazione rende la storia leggera e tenera, toccando il tema dell’amore lesbo e strizzando l’occhio al web quando la protagonista, per via di una piccola disavventura, viene trasformato in un meme.
Lo spot del Cornetto fa parte della serie “Cupidity”, come già accennato realizzata esclusivamente per il mercato britannico, e come suggerisce il nome, include tutte piccole storie d’amore.
Di seguito gli altri spot , fra i quali l’ultimo è stato distribuito anche in Italia, ma tagliato per il formato da 15″ e da 30″ da rendere più improbabile che incomprensibile l’incontro fra i due protagonisti.
L’ultima nota è che anche se il prodotto pubblicizzato non compare quasi mai negli spot, tutti i video stanno riscuotendo un grande successo (in termini di visualizzazione) sul web.
Buona visione…
Non sono brava a scrivere i coccodrilli.
Ma ieri è venuto a mancare Hans Ruedi Giger, quello che ho sempre considerato uno degli ultimi veri artisti contemporanei.
Respect.
Per anni mi sono privata della gioia di andare ai concerti.
Perché avevo gusti musicali (per l’epoca) troppo particolari; non amavo andarci da sola; o probabilmente non avevo gli amici giusti.
È la seconda volta che, con un colpo di testa, acquisto il biglietto all’ultimo momento, vado da sola a un concerto da troppo tempo desiderato e… invece di vivere un’esperienza in solitaria, lì vi incontro il mondo.
Sulla scia dei già citati stereotipi di genere in advertising: il magazine BuzzFeed si chiede cosa accadrebbe e se ci fossero gli uomini nei ruoli tipicamente relegati alle donne nel cinema.
Lo fa con un divertente video, e una serie di gif animate, che portano a riflettere un po’.
Questo post è stato scritto per Tiragraffi, ma dato che il suo contenuto non rispecchiava l’opinione di tutta la Redazione, per rispetto ho deciso di completarlo e pubblicarlo sul mio blog personale.
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Ormai è diventata una costante matematica: ogni volta che si toccano le tre variabili della donna (estetica, sessualità, maternità) si scatena un putiferio. E l’ultimo spot di Desigual dedicato alla Festa della Mamma non ha fatto eccezione.