Campagna Nazionale per la ridefinizione della parola “lavoro”

lavoro /la’voro/ s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. [impiego di energia rivolta a un fine determinato, quale la produzione di un bene, di una ricchezza, ecc.: l. manuale,intellettuale]-> attività, impegno, job, occupazione. ? inattività, inerzia, inoperosità, ozio, riposo. b. [risultato del lavoro: ultimi ldi un pittore] -> opera, prodotto. -> composizione, elaborato, manufatto, scritto. c. (estens.) [cosa da fare: èun l. complicato] -> compito, faccenda, impegno, impresa, operazione. 2. a. (solo al sing.) [esercizio continuato di un’attività specifica che prevede una retribuzione ed è fonte di sostentamento: che l. fai?] ? arte, impiego, mestiere, occupazione, [se temporaneo] prestazione (occasionale), professione. ? incarico, funzione, mansione. -> riposo. -> hobby, passatempo, svago. -> ferie, vacanza.

 


 

In questi ultimi giorni mi sono ritrovata a parlare con amici e familiari di nuovi piani per il mio futuro lavorativo.
Per assurdo ne sono nate diverse discussioni e fraintendimenti.

Ci ho riflettuto a lungo e sono arrivata alla conclusione che il problema principale è nella definizione del vocabolo “lavoro” (di cui sopra un estratto dalla Treccani).
La parola “lavoro” non assume un diverso significato esclusivamente a causa del gap generazionale, ma anche con coetanei aventi situazioni professionali più standard.

Per farmi capire meglio, proporrò alcuni estratti di dialogo, e, di seguito, le relative espressioni causa di fraintendimento.

– Mamma, mi è entrato un lavoro importante: il Cliente è (megamultinazionaleglobale).
– Finalmente! Sono felice per te.

– Pronto? ma lo sai che mia figlia lavora per (megamultinazionaleglobale)? Finalmente s’è sistemata!

– Ma l’hanno scorso non mi hai detto che stavi lavorando con (megamultinazionaleglobale)?
– Si. L’hanno scorso. Un contratto a progetto di 6 mesi, rinnovato di altri 6…

Definizioni a confronto: espressioni

1. [attività] avere un lavoro ? (fam.) incarico impiegatizio a tempo indeterminato, con contratto, tredicesima, quattordicesima, ferie e malattie pagate, INPS e TFR (in o fuori busta paga). -> dipendente, impiegato, lavorante, subordinato.

2. [progetto] ottenere (far entrare) un lavoro ? (fam.) esercizio una tantum di un’attività specifica da parte di un committente esterno, che prevede una retribuzione ed è fonte di sostentamento, previo saldo di fattura e versamento di tutti gli oneri previsti dalla legge -> consulenza, collaborazione, attività saltuaria, intervento, prestazione, opera, co.co.co., co.co.pro., Partita IVA.

 

Ecco, è possibile far entrare nell’uso comune di zie, genitori, fratelli, amici a tempo indeterminato, questa nuova accezióne del termine?
Grazie.

 

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