Generazione perduta, no grazie

Cosa succede quando, dopo che per anni hai cercato di far capire alla gente di far parte di una generazione invisibile, finalmente qualcuno se ne rende conto ufficialmente?

No, nessun motivo di gioia.
Solo l’attestazione di quanto già  sapevo e di quanto fa male vederlo ufficializzare.

Ma non sono sola.
Qualcosa si muove.
E non sono solo le lacrime di rabbia, ma una consapevolezza che crea energia.

Non voglio far parte di una generazione perduta, in cui la parola “perdita” ha solo una connotazione negativa: ma voglio sentirmi parte della generazione della svolta, del cambiamento.
La generazione “di rottura” con il passato… e tutti noi sappiamo quanto dolorosa sia ogni transizione.

Per questo apprezzo e segnalo questo manifesto, promosso da amici, professionisti e ““ soprattutto ““ coetanei di cui ho un’immensa stima.
Vi invito a firmarlo, a farne parte  e a diventare noi stessi il cambiamento di cui abbiamo bisogno.

 

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