Mozzarella di bufala day

Pochi minuti fa vengo contattata da un venditore porta a porta. Al citofono sento la voce di un ragazzo, estremamente educata e soave, che mi offre un catalogo e un omaggio “alimentare”.

Scendo, incuriosita dal tipo di promozione offerta (per la prima volta niente folletti, tecnocase o testimoni/benedizioni di varie religioni), e mi trovo davanti un ragazzo caruccio, solare, che promuoveva i prodotti di un’azienda agricola reatina e il suo servizio di consegna a domicilio.
Andava di casa in casa, per tutta la via, offrendo un catalogo e regalando una mozzarella di bufala… Aveva in braccio una cartellina con l’elenco delle vie, e delle persone contattate, un carrellino con gli omaggi e un gran sorriso.
In cambio chiedevano solo un numero di telefono per ricontattarmi e la promessa che se non fossi stata interessata all’offerta non sarei più stata “disturbata”.

Stupita gli ho chiesto quanto gli costasse questo tipo di promozione (stampa catalogo 112pagg. + copertina, cmyk su patinata lucida; trasporto mozzarelle; xxx prodotti per zona; personale addetto alla distribuzione), ma lui ha risposto che venivano ampiamente ripagari dai feedback che ricevevano ( = clienti acquisiti).

A parte il fatto che ho l’acquolina in bocca e non vedo l’ora di assaggiare la mozzarella (è pure ora di pranzo); sono rimasta colpita del fatto che un’azienda del genere puntasse in modo così diretto, capillare e “umano” sul territorio.
Un ritorno alle relazioni umane?
L’educazione e la gentilezza invece delle promozioni urlate, invadenti e ossessive?
La consapevolezza che il futuro è nella domiciliazione (la montagna che va da maometto)?

Non so… devo ancora analizzare bene il tutto…
Magari a stomaco pieno… (gnam!!!) :)

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