analogico

lubitel.man

Coolpix 5200

In un mondo che corre sempre più verso il digitale, che senso può avere la regressione verso l’artigianalità  dell’analogico, con la scoperta della fotografia e soprattutto della lomografia..

Scattare foto con una macchina fotografica con la pellicola da 35mm inserita, per poi scansionare il risultato, elaborarlo e ripulirlo in photoshop, e magari stamparlo da plotter non è un grande controsenso?
Camera oscura/scanner, acidi/plotter, gioco esposizione-diaframma/fotoritocco..
Quand’è che inizia uno e finisce l’altro, e soprattutto è giusto unire e mischiare le due tecniche?

Meglio essere puristi o al passo con i tempi?
Meglio essere grafici o fotografici?

8 Comments
  • thevoyager

    24.01.2005 at 17:42 Rispondi

    L’analogico ha un senso profondo: contatto con quello che fai, sensazione materiale del gesto che stai compiendo.. l’imprevedibilità  di quello che verrà  fuori.. da una soddisfazione diversa dall’asetticismo e la pulizia formale del digitale. Senza poi considerare che per avere un risultato tecnicamente equivalente ci sono costi ben diversi.. 150à€ per una reflex analogica contro 1200à€ per una digitale (non parliamo di coolpix e affini che sono giocattoli).
    Altro discorso ancora la lomografia.. nessuna altra macchina, digitale (ma anche analogica) darà  mai un effetto lomografico, dovuto sostanzialmente alla grossolanità  delle lenti focali. Esaltare l’errore, in antitesi con la perfezione formale a cui la tecnica, che dal digitale è passata all’analogico, da sempre mira. Lomo è errare, errare è umano, lomo è umano…

    Il passo successivo.. che senso ha scansionare un foto per poi esaltarne i colori e magari ristamparla.. non lo so. Ma che senso ha non farlo.. se faccio una brutta foto non la scansiono. Se una foto mi piace di più leggermente più contrastata non devo farlo perché sono disonesto? E nei confronti di chi? Il fotoritocco esisteva già  nelle camere oscure. E lo sviluppo tirato non è la stessa cosa? E scattare con un rullino da 100 ASA settato a 50 per sovraesporre non è la stessa cosa? Se la foto fa cagare, fa cagare anche più contrastata.

    Questo vale non solo per la fotografia.. ho un amplificatore Marshall valvolare per chitarra, degli anni ’70, quando alzo il volume e faccio riempire le valvole mozzica. Nessun amplificatore a transistore o sintetizzatore può darmi lo stesso suono. Ma da sempre esistono gli effetti, di tutti i tipi. Jimi Hendrix ha reso celebre il wha-wha, era forse disonesto? Tutti lo ricordano perché la sua chitarra urlava graffiava e mordeva.

    thevoyager

  • XKIO

    24.01.2005 at 18:12 Rispondi

    Caro mio… cmq cazzeggio a parte hai ragione: Non sono un esperto di fotografia ma ne sono infinitamente incuriosito e spronato da mio padre (lui ha l’hobby della fotografica da molti decenni), tanto che a volte ho scattato qualche foto con le sue reflex (yashica e contax, con ottica zeiss…) anche per un concorso fotografico (in estemporanea) del dopolavoro delle poste, purtroppo iscritto fuori concorso per colpa della mia allora minore età : mi classificai al secondo posto, fotografando una cassa di peperoni rossi e verdi in una grande cassa di legno rosso… (poi quando imparo a postare ma sopratutto a loggarmi magari la inserisco! azz prima devo scansionarla… è una diapo!)
    Devo perciò ammettere che i punti che trovo più a sfavore nella fotografia digitale sono:

    1) L’impossibilità  (almeno nella mia nikon scrausa) di impostare la sensibilità  della “pellicola” (sensore CCD)
    2) l’impossibilità  di gestire manualmente l’apertura del diaframma, con conseguente impossibilità  di allungare o diminuire i tempi per ottenere effetti disparati (quindi sopratutto inibisce il poter giocare con la PROFONDITà  di campo)

    Poi come punto 2 bis citerei la lentezza nella risposta al premere del pulsante di scatto…

    probabilmente tutte queste restrizioni sono dovute alla pessima qualità  della mia strumentazione digitale, però bisonga dire che la tecnologia è in sviluppo esponenziale, e che ci regalerà  sicuramente nuovi mondi e nuovi mezzi per esplorarli!

    In ultima istanza, dopodiche vi piscio e vado a casa, trovo anch’io enorme la differenza tra il mio strumento musicale elettronico (yamaha dtxpress 2 – batteria elettronica a pad) e quello che utilizzo con voi in sala (Pearl export . acustica): FEELING IMPARAGONABILE, GAMMA DI SUONI INFINITAMENTE PIù DINAMICA NELL’ACUSTICA, RIMABALZO PIৠCRUDO E ROCK!!!

    Bella ciao se bekkamion

    Fabiaccio

  • XKIO

    24.01.2005 at 18:16 Rispondi

    Ok, senza rendermene conto ho postato sul bastetBLOG, credendo invece di rispondere al post “analogico” di là  (TheVoYager), spero si capisca comunque! CIAOOO!

  • Il Polemico

    24.01.2005 at 18:24 Rispondi

    Uhm uhm, sapessi quante e quante volte mi è venuto il dubbio, che però si “respinge da sé” (nel senso che respinge se stesso come nel senso che ha in sé la sua risposta) nel giro di un attimo.
    Divertirsi. Fare qualcosa il cui risultato finale dia piacere al creatore (e possibilmente all’osservatore hehehe). Non importa la tecnica, importa solo ciò che va bene *a me*.
    Personalmente, amo l’analogico ma non solo nella fotografia: l’audio digitale mi “s”piace tanto quanto il video, la foto e così via. Il digitale non ha nemmeno lontanamente la pienezza e il calore (nè offre le possibilità , per quanto sembri un constrosenso) dell’analogico perché manca di informazioni apparentemente invisibili/inaudibili ma che *fanno* la differenza. Ma uso ambedue, a seconda di come mi gira la mattina e di quanta pazienza ho di attendere i risultati. A volte li mescolo anche (il piacere di rendere Lomo una foto della mia Pentax Optio è impagabile), a volte assolutamente no… e non c’è né onestà  né disonestà , in tutto questo, dato che non nego niente.

    Vado col vento e faccio (creo) ciò che (come) mi da’ piacere. Così.

  • ariari

    25.01.2005 at 17:09 Rispondi

    Cambierei tutto il mio photoshop_sapere per delle foto come mi piacerebbe…
    ho iniziato a fare foto con una digitale e mi è servito molto per iniziare, oltre che per divertimento.
    ma una lomo è un’altra cosa.
    così piccola e POTENTE!!!
    ci si possono fare talmente tante cose che non sai da dove cominciare…
    però smanettare troppo con photoshop no… voglio delle foto che mi piacciano come escono dal fotografo!
    e le avrò…
    prima o poi…
    se aggancerò bene il rullino…

    digitale o analogico?
    tutti e due… dipende dal caso. è quello che fa la differenza.
    baci analogici alla bloggara.
    ciao a tutti
    ari

  • eniac

    25.01.2005 at 17:18 Rispondi

    Fotografia deriva dalla parola luce vuol dire à“disegnare con la luceà” che è stupendo, usare un mezzo come la luce per esprimere qualcosa.

    La fotografia tradizionale USA la luce, compito tuo è interpretarla e farla tua, il digitale la elabora la calcola e la trasforma in una sequenza di 1 e di 0.

    Eà’ come far recitare Shakespeare (non sono sicuro di come si scriva) ad unà’ automa.

    Quando ci sarà  il grande black-out saranno gli artigiani a comandare in quanto non dipendono da nessuno se non da loro stessi.

    ENIAC

  • Mà

    01.02.2005 at 21:14 Rispondi

    ma tutte e due,no? magari qualcuno l’avrà  detto,ma non reggo a leggere oltre le 10 righe ;)

  • gattolony

    14.03.2005 at 10:31 Rispondi

    vale tutto

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