Il Packaging è l’arte di attirare l’attenzione fra tanti involucri stipati sugli scaffali, cercando di contenere più informazioni possibili.
Questo è il ruolo che deve svolgere la personalizzazione grafica della confezione di un qualsiasi prodotto: l’ingrato compito di essere accattivante ma anche esaustiva nelle informazioni contenute.
Ma un designer londinese Mehmet Go?zetlik, con il suo Minimalist effect in the maximalist market, ha deciso di fare un esperimento interessante: prendere alcuni notissimi prodotti (fra cui la nostra amata Nutella) e spogliare le confezioni di tutta la grafica presente, anche del supporto o dell’etichetta.
Il risultato è estremamente minimale e in alcuni casi quasi migliore della grafica originale: il logo viene evidenziato, si enfatizza l’aspetto formale e tipografico, sacrificando colore, texture e elementi decorativi.
Che ne pensate?
[ via ]
Il Packaging è l’arte di attirare l’attenzione fra tanti involucri stipati sugli scaffali, cercando di contenere più informazioni possibili.
Questo è il ruolo che deve svolgere la personalizzazione grafica della confezione di un qualsiasi prodotto: l’ingrato compito di essere accattivante ma anche esaustiva nelle informazioni contenute.
Ma un designer londinese Mehmet Go?zetlik, con il suo Minimalist effect in the maximalist market, ha deciso di fare un esperimento interessante: prendere alcuni notissimi prodotti (fra cui la nostra amata Nutella) e spogliare le confezioni di tutta la grafica presente, anche del supporto o dell’etichetta.
Il risultato è estremamente minimale e in alcuni casi quasi migliore della grafica originale: il logo viene evidenziato, si enfatizza l’aspetto formale e tipografico, sacrificando colore, texture e elementi decorativi.
Che ne pensate?
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Il Packaging è l’arte di attirare l’attenzione fra tanti involucri stipati sugli scaffali, cercando di contenere più informazioni possibili.
Questo è il ruolo che deve svolgere la personalizzazione grafica della confezione di un qualsiasi prodotto: l’ingrato compito di essere accattivante ma anche esaustiva nelle informazioni contenute.
Ma un designer londinese Mehmet Go?zetlik, con il suo Minimalist effect in the maximalist market, ha deciso di fare un esperimento interessante: prendere alcuni notissimi prodotti (fra cui la nostra amata Nutella) e spogliare le confezioni di tutta la grafica presente, anche del supporto o dell’etichetta.
Il risultato è estremamente minimale e in alcuni casi quasi migliore della grafica originale: il logo viene evidenziato, si enfatizza l’aspetto formale e tipografico, sacrificando colore, texture e elementi decorativi.
Che ne pensate?
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Se siete Igers assidui, vi sarà capitato di incontrare nel vostro stream di Instagram l’hashtag #myinstagramlogo.
Seguitelo e scoprirete come si può amare un’app tanto da dedicargli centinaia di reinterpretazioni del logo, una più creativa dell’altra.
L’hashtag è un’iniziativa spontanea dei fan di Instagram e non è assolutamente legata alla società, che ha addirittura smentito ogni legame con una dichiarazione ufficiale, lodando maggiormente la creatività spontanea degli utenti.
C’è poco da aggiungere a questa serie di 35 scatti del fotografo Sandro Miller.
Basta prendere John Malkovich e iniziare a ritrarlo nei panni di alcuni degli scatti che hanno fatto la storia della fotografia. Da Einstein a John Lennon a Che Guevara, tanti personaggi, stili ed epoche diverse per un originale omaggio ai maestri della fotografia.
Spassoso, perfetto, un po’ inquietanto.
Dorothea Lang / Migrant Mother Nipomo, California (1936), 2014
Albert Watson / Alfred Hitchcock with Goose (1973), 2014
Alberto Korda / Che Guevara (1960), 2014
Andy Warhol / Self Portrait (Fright Wig) (1986), 2014
Annie Leibovitz / John Lennon and Yoko Ono (1980), 2014
Arthur Sasse / Albert Einstein Sticking Out His Tongue (1951), 2014
Bert Stern / Marilyn in Pink Roses (from The Last Session, 1962), 2014
David Bailey / Mick Jagger “Fur Hood” (1964), 2014
Gordon Parks / American Gothic, Washington, D.C. (1942), 2014
Herb Ritts / Jack Nicholson, London (1988) (A), 2014
Diane Arbus / Identical Twins, Roselle, New Jersey (1967), 2014
Philippe Halsman / Salvador Dali? (1954), 2014
Yousuf Karsh / Ernest Hemingway (1957), 2014
Chi di noi non ha mai fatto il gioco di assegnare forme alle nuvole, durante la nostra infanzia? Un gioco tanto semplice tanto potente per sviluppare l’immaginazione dei bambini.
The Shaping Clouds Project di Martin Feijoó (aka Tincho) nasce durante un viaggio in Messico, dove il nostro giovane creativo ha iniziato a fotografare le nuvole e, memore del gioco della nostra infanzia, ci ha disegnato la forma che ci vedeva… e così il nostro amico diventò the Cloud Shaper.
www.shapingcloudsproject.tumblr.com
T-Rex Cloud
Boxing Turtle Cloud
Darwin Cloud
Crocodile Cloud
Big Head Duck Cloud
Rock The Weird Dog Cloud
Long Neck Platypus Cloud
Russian Chicken Cloud
Parrot Fish Cloud
Shaping a boxing turtle cloud
[ via ]
Elyx è nato per caso, un giorno d’estate nel 2011 dalla penna di Yak.
Elyx cammina attraverso il mondo in un piccolo quaderno che si apre di volta in volta, davanti a un paesaggio, davanti a qualcosa che lo fa emozionare.
Attraversa li schizzi sul quaderno e viaggia attraverso i social network con humor e poesia, alla ricerca di nuove avventure
Yacine AIT KACI aka Yak è il suo creatore, un Press cartoonist dal 1994, Tv and new media director dal 1996 e co-creator di Electronic Shadow nel 2000.
L’agenzia di comunicazione Juniper Park ha creato questa serie di provocatorie illustrazioni per l’associazione non governativa Canadian Journalists for Free Expression.
La campagna per la tutela della libertà di espressione dei reporter – discorso drammaticamente attuale – mostra l’equipaggiamento tipico di un fotogiornalista come se fosse un’arma.
Il payoff racchiude bene il tutto: “Information is ammunition”.
Advertising Agency: Juniper Park, Toronto, Canada
Executive Creative Directors: Terry Drummond, Alan Madill, Barry Quinn
Copywriter: Matt Hubbard
Art Director: Mike Schonberger
Photography: Todd Mclellan
[ via Ads of the World ]
Una serie di citazioni, non di gente nota, modi di dire, storpiature, frasi ascoltate, catturate nella quotidianità di un designer, raccolte e trattate graficamente da Ambar Bhusari in un progetto divertente e interessante.
Frasi semplici, come il trattamento grafico con le quali sono caratterizzate, ma che offrono interessanti spunti di riflessione per capire il mondo del design… anzi, come recita il titolo, per amare il mondo del design.
Domenica scorsa sono stata a Cortona.
Una toccata-e-fuga di 24 ore che mi ha portato a conoscere questa deliziosa cittadina.
E ho fatto una cosa che non facevo da tempo: perdermi.READ MORE
Una nuova puntata sugli stereotipi di genere in advertising: il magazine BuzzFeed, dopo essersi chiesto cosa accadrebbe e se ci fossero gli uomini nei ruoli femminili nel cinema ci regala un’altra “chicca”.
Divertitevi a scoprire le “differenze”.
[youtube]http://youtu.be/2SrpARP_M0o[/youtube]
Tony Hammond è un fotografo britannico, che ha dedicato il suo account su Instagram @iamtonyhammond alla creazione di splendide immagini minimal.
Usando solo il suo iPhone, imposta le foto con uno sfondo di colore pastello e compone i suoi soggetti nello spazio: minuscole e poetiche silhouette, per lo più nere, con solo un po’ di dettaglio visibile per dare loro un senso di proporzione.
Paesaggi, con piccole figure lontane di persone o animali all’orizzonte, cieli, linee, lampioni geometrici… un morbido micro-mondo per deliziare lo sguardo.