Bella campagna di Activia, dove per la prima volta uno yogurt non vuole ricordarci come dobbiamo mantenerci sane, belle e con la pancia piatta, ma ci ricorda quante cose sono difficile da digerire per una donna…
Advertising Agency: Y&R, Prague, Czech Republic
Chief Creative Officer: Jaime Mandelbaum
Creative Directors: Jitka Bret Srbova, Marco “Eddie” Antonio do Nascimento
Account Director: Linda Hennessy
Account Supervisor: Pavla Dubravska
3D: Marek Motalik
Retouching: Furia
2011
Illustrazioni cupe, vagamente inquietanti, come i tempi in cui viviamo. Piccole storie raccontate da luci e ombre e dal contrasto fa esse.
(You Want It) Darker è una serie di immagini di Daniel Stolle designer finlandese; illustrazioni monocromatiche realizzate per il New York Times, SPIEGEL, Scientific American e diverse altre importanti testate.
Un divertente spot di McDonald’s britannico prende in giro la tendenza di molti locali hipster nel servire il caffè in versioni molto personali o sperimentali.
Lo trovo molto carino e ironico, anche se penso che in Italia verrà apprezzato poco ;)
Cosa fa un artista appena prende il brevetto scuba diver? Si porta lo scanner dietro.
No, non è uno scherzo. Nathaniel Stern un artista del Wisconsin, ha costruito uno scanner personalizzato (hardware e software) per poter riprendere i paesaggi sottomarini in una nuova ottica.
Il risultato è Rippling Images, una serie di opere digitali realizzate durante le immersioni su una barriera corallina dal vivo al largo della costa di Key Largo in Florida. L’obiettivo era mostrare limiti, possibilità e potenzialità nella creazione di immagini in posti e con tecnologie ardite.
Un viaggio attraverso la visione di un mondo insolita che ha cambiato anche la percezione di Stern: “I miei movimenti subacquei, i miei rapporti con la vita e la forza di gravità, quello che vedo e non riesco a vedere, pesci e piante, la respirazione e la fluidità, tutto ha influenzato ed è stato influenzato e come queste immagini, tutto è perennemente in corso.”
Ogni tanto è necessario staccarsi dai propri progetti, lasciarli andare e camminare con le proprie gambe.
È già successo con TeaExperiment, ceduto al talentoso Christian Nicita (che vi invito a seguire con l’acquolina in bocca). Oggi – dopo la stimolante collaborazione con Antonella Alessandrini – è il turno di Orti Urbani.
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Gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale ormai ci hanno abituato ai loro magnifici scatti. Dagli oblò fanno foto della Terra fuori quasi ogni giorno, fino a raggiungere il numero di migliaia di immagini nell’arco di un anno.
Il dipartimento della NASA, Earth Science and Remote Sensing Unit, situato nel Johnson Space Center a Houston, dopo attento studio e selezione ne ha scelte 16, come le migliori 16 foto della Terra per il 2016.
Nel video tutte le didascalie.
Looking Good è piccolo e meraviglioso libricino, una guida alle divise indossate da 40 ordini religiosi di suore in tutto il mondo. Illustrato da Ryan Todd, il libro è iniziato come uno scherzo, ma è diventato uno studio dettagliato sulle mode e le tendenze di un mondo poco conosciuto.
Il libro è dedicato a Sister Mary Corita Kent, una suora di cui il lavoro di progettazione grafica è stato definito come uno dei più influenti del XX secolo.
Avevo 6 o 7 anni quando, passando in macchina davanti a un cinema, insieme a mio fratello iniziammo a chiedere a nostro padre di andare a vedere il film con quello strano nome inglese. Non ricordo il motivo per cui fummo così insistenti, ma alla fine nostro padre capitolò e ci portò a vedere “Guerre Stellari“.
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Come creare la campagna natalizia perfetta? Semplice, basta usare alcuni ingredienti essenziali.
Ecco la ricetta.
Prendere un po’ di umanità, aggiungere un pizzico di umorismo, spirito natalizio qb, amalgamare con una trama avvincente e intrigante, un pizzico di zucchero e – tassativamente – aggiungere sempre un cane (o un gatto a piacere).
Cuocere a fuoco lento, e se il vostro risultato riesce a superare questo spot di Allegro, la casa d’aste polacca, avete vinto!
(… e in periodo di Brexit è ancora più indovinato)
Nuovo spot natalizio per la Apple, che, anche con creature mostruose, sa sempre come commuoverci.
https://youtu.be/aFPcsYGriEs
Se siete appassionati di Westworld (come me) apprezzerete questa serie di tributi fatti dai fan ai loro personaggi preferiti… in attesa del finale di stagione…
Gustavo Viselner / Via Facebook: GustavoViselnerArt
David M. Buisán / Via Instagram: @davidmbuisan
David M. Buisán / Via Instagram: @davidmbuisan
Ollie Boyd / Via ollieboyd.com
Rasmus Löwenbrååt / Via Instagram: @art.lowenbraat
David M. Buisán / Via Instagram: @davidmbuisan
Diana Kresge / Via dkdraws.tumblr.com
KC Corbett / Via kcyal8r.com
Mike Katits / Via mikekatits.com
Mike Katits / Via mikekatits.com
Mike Katits / Via mikekatits.com
Anthony Sherratt / Via Facebook: anthonysherrattart
Danielle Arêa Leão Dantas / Via Facebook: DanielleDantasIllustrations
Nattanun Sumpunkulpak / Via Instagram: @x2nat
Rae Sara / Via Instagram: @raesara
Michaela Wendel Wennerstrom / Via Facebook: elasteckning
Michaela Wendel Wennerstrom / Via Facebook: elasteckning
Andrew Jones / Via atlantajones.com
Sandra Wagner / Via imperfectsoul.deviantart.com and Instagram @_imperfect_soul_
Sandra Wagner / Via imperfectsoul.deviantart.com and Instagram @_imperfect_soul_
Sandra Wagner / Via imperfectsoul.deviantart.com and Instagram @_imperfect_soul_
Sam Ballardini / Via lupetto.tumblr.com and @lllupetto
Michaela Wendel Wennerstrom / Via Facebook: elasteckning
Rivedere le pubblicità d’epoca fa sempre un certo effetto, soprattutto per l’ingenuità dei messaggi che contenevano. Soprattutto quelle dedicate a prodotti “per la salute” – come nel caso delle sigarette – fortunatamente smentite con il tempo.
Terza gallery dedicata agli annunci politically incorrect del secolo scorso.
Una gallery di advertising vintage, interamente dedicata alle donne dell’epoca (come target) e alle pressioni a cui venivano sottoposte per essere sempre perfette (esteticamente) per accontentare la controparte maschile.
40 annunci vintage che a vederli oggi fanno ridere, forse un po’ indignare, ma soprattutto riflettere.
Le gallery precedenti: #1 e #2.