Da qualche anno ho deciso di realizzare tutti i miei desideri, finalmente di fare tutte quelle esperienze che avevo riposto da parte, come sogni chiusi in un cassetto: dal corso da sommelier (in progress), alle lezioni di tango, a breve (spero) anche i viaggi che ho in programma da una vita.
Uno dei miei tanti sogni era di poter vivere il mare intensamente, come mai sperimentato prima, come ho tatuato sulla pelle e mi ripeto di continuo.
Grazie a un’amica testarda, a una giornata di sole donne sul mare e a un istruttore esperto ed entusiasta, in poco più di un mese (dal 15 luglio al 19 agosto) ho realizzato quel sogno che l’assenza di un compagno che mi sopportasse e motivasse, mi aveva fatto credere come non più realizzabile.
A 46 anni ho preso il brevetto PADI Open Water.
Non è mai troppo tardi per fare qualcosa per la prima volta.
Padi Women’s Dive Day del 15 luglio 2017, foto di Francesca Lolli.
Subito dopo il tramonto del 7 agosto 2017, alle 20.12, lo spettacolo della luna piena intaccata da un morso di ombra della Terra.
L’clissi parziale di Luna è visibile a occhio nudo, o con l’ausilio di un cannocchiale, puntando gli occhi a est.
La “mia” luna…
Edit: la foto, pubblicata su Flickr, è entrata in Explore (è stata selezionata per comparire fra le foto più interessanti del giorno). Per chi proviene da quella piattaforma sa che onore sia ;)
Gli animali furono
imperfetti, lunghi
di coda, plumbei
di testa.
Piano piano si misero
in ordine,
divennero paesaggio,
acquistarono nèi, grazia. volo.
Il gatto,
soltanto il gatto
apparve completo
e orgoglioso:
nacque completamente rifinito,
cammina solo e sa quello che vuole
L’uomo vuol essere pesce e uccello,
il serpente vorrebbe avere le ali,
il cane è un leone spaesato,
l’ingegnere vuol essere poeta,
la mosca studia per rondine,
il poeta cerca di imitare la mosca,
ma il gatto
vuole essere solo gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda,
dal fiuto al topo vivo,
dalla notte fino ai suoi occhi d’oro
Non c’è unità
come la sua,
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione:
è una sola cosa
come il sole o il topazio,
e l’elastica linea del suo corpo,
salda e sottile, è come
la linea della prua di una nave.
I suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola
fessura
per gettarvi le monete della notte
Oh piccolo
imperatore senz’orbe,
conquistatore senza patria,
minima tigre da salotto, nuziale
sultano del cielo
delle tegole erotiche,
il vento dell’amore
all’aria aperta
reclami
quando passi
e posi
quattro piedi delicati
sul suolo,
fiutando,
diffidando
di ogni cosa terrestre,
perché tutto
è immondo
per l’immacolato piede del gatto.
Oh fiera indipendente
della casa, arrogante
vestigio della notte,
neghittoso, ginnastico
ed estraneo,
profondissimo gatto,
poliziotto segreto
delle stanze,
insegna
di un
irreperibile velluto,
probabilmente non c’è
enigma
nel tuo contegno,
forse sei mistero,
tutti sanno di te ed appartieni
all’abitante meno misterioso,
forse tutti si credono
padroni,
proprietari, parenti
di gatti, compagni,
colleghi,
discepoli o amici
del proprio gatto.
Io no.
Io non sono d’accordo.
Io non conosco il gatto.
So tutto, la vita e il suo arcipelago,
il mare e la città incalcolabile,
la botanica,
il gineceo coi suoi peccati,
il per e il meno della matematica,
gl’imbuti vulcanici del mondo,
il guscio irreale del coccodrillo,
la bontà ignorata del pompiere,
l’atavismo azzurro del sacerdote,
ma non riesco a decifrare il gatto.
Sul suo distacco la ragione slitta,
numeri d’oro stanno nei suoi occhi.
Ispirata dal logo di Twitter, composto da 13 cerchi perfetti, la designer Dorota Pankowska – conosciuta come Dori – ha lanciato una sfida con se stessa. Per arricchire il suo portfolio ha creato 13 illustrazioni di animale composte da 13 cerchi perfetti… una sfida che ha fatto i suoi eleganti frutti!
Complice il recente concerto dei Depeche Mode in Roma, grazie al quale ho chiuso un ciclo doloroso di quattro anni, ho ripreso a pensare all’importanza del silenzio.
Words like violence, break the silence
Per me, che amo la comunicazione, fare un elogio al silenzio è abbastanza atipico.
Come ho sempre detto, anche l’assenza della comunicazione è di per sé una comunicazione. È importante, quindi, fare un uso sapiente di questo strumento, perché potrebbe essere facilmente frainteso.
Ma anche la normale comunicazione può essere fraintesa. Quindi cosa cambia?
Forse che il silenzio fa meno danni; forse che il ricevente può immaginare chissà quale messaggio dietro e adattarlo meglio alle proprie esigenze; forse un maggior risparmio di energie da parte dell’emittente.
Come crashing in, into my little world
Subire il silenzio, rispettarlo, adeguarsi.
Non puoi chiedermi di condividere esperienze dopo anni di sistematica esclusione.
Non so di che parlare.
Prendi le mie confidenze e le strumentalizzi per coprire debolezze. Di cosa dovrei parlare ora che è stata tradita la fiducia?
N.B. Ciò che hai fatto si chiama diffamazione.
Painful to me, pierce right through me
Il capro espiatorio viene scelto quando ciò che viene detto o fatto non soddisfa esigenze e aspettative.
Allora è inutile parlare e condividere. A questo punto anche cercare di chiarire e comprendere, per la terza volta.
Fraintesa, sempre e comunque.
Quando il messaggio arriva a destinazione ma il referente non viene compreso, c’è un problema alla base.
Can’t you understand, Oh my little girl
Compresa l’origine del problema c’è una sola cosa da fare. Resettare il sistema.
Azzerare tutto – modi, strumenti e contenuti – e ripensare la comunicazione e, soprattutto, la relazione.
Come ogni anno approfitto dell’estate per ridurre le mie capacità di interazione al minimo.
No, questa volta non è misantropia, è un modo per non cadere in quel cliché.
Words are meaningless, And forgettable
E se pensi che questo post sia dedicato a te, ti sbagli.
Non sei tu, sono io (cit.)
I personaggi dei fumetti femminili sono spesso state messe in secondo piano, o considerate elementi di decoro, rispetto ai loro omologhi maschili. La designer polacca Tamara Kwiatkowska non la pensa così, e ha voluto rendere un tributo al mondo delle super-eroine.
Prendi una grafica minimalista, colori brillanti e flat design, uniscili a una posa “plastica” e alle riconoscibilissime fogge dei loro costumi, et voilà… il gustoso omaggio è servito!
Sabato 24 giugno 2017. Mezzanotte. Ultima corsa dell’autobus 765 che mi riporta a casa.
Esco dalla metro di Arco di Travertino e corro alla fermata per non perderlo. Trovo due uomini ubriachi che discutono in mezzo alla strada, una donna che di tanto in tanto cerca di richiamarli e un ragazzo seduto, in attesa come me.
Arriva l’autobus, rallenta, mi porto avanti per farmi vedere e faccio segno di fermare. L’autista, appena individuata la situazione e per evitare problemi con i due uomini, accelera saltando la fermata e non permettendo di salire a nessuna delle persone in attesa.
A nulla sono valse le urla di richiamo e la mia corsa dietro la vettura.
.@InfoAtac fermata 77861 h 00.04 il 765 non ha effettuato fermata per non caricare 2 uomini ubriachi lasciando me da sola! Esigo spiegazioni
— Valentina Cinelli (@bastet) June 24, 2017
In una politica di incentivazione dell’uso del mezzo pubblico e di tutela delle donne che circolano sui suddetti soprattutto nelle ore serali e notturne, trovo il comportamento dell’autista della linea 765 inammissibile.
È partito l’esposto alla Procura della Repubblica.
.@InfoAtac è non provate a bloccare il mio account. Esigo spiegazioni e che episodi simili non si ripetano MAI PIÙ!
— Valentina Cinelli (@bastet) June 24, 2017
Campagna di sensibilizzazione per registrazione sostanze chimiche
Dal 21 giugno 2017 è in onda, sui canali tv e radio della RAI e sul WEB, la campagna di sensibilizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sulla registrazione delle sostanze chimiche prevista dal regolamento REACH.
Il 31 maggio 2018 scadranno i termini per la registrazione delle sostanze. Tutte le imprese che producono o importano sostanze chimiche nei paesi dell’Unione Europea dovranno registrarle entro quella data.
La registrazione delle sostanze permetterà di utilizzare le informazioni sulle sostanze chimiche per assicurare una maggiore protezione dell’ambiente e della salute umana.
La campagna, realizzata da Gruppo Moccia sotto la direzione creativa di Marco Valente, si sviluppa in un progetto articolato sia su canali di advertising classico (TV e radio) che su canali web, social e direct marketing, ambiti nei quali l’aspetto emozionale, il tono assertivo, la logica istituzionale e la dinamica dialogica vengono attentamente dosati. Nel film, in particolare, l’idea centrale intorno alla quale si è lavorato è stata l’equivalenza di “natura” e “chimica”, perché la chimica, e dunque le sostanze chimiche, sono ovunque e fanno parte della vita.
Il film racconta allora una storia dove la chimica, il mondo invisibile degli atomi, entra in relazione in modo del tutto naturale col mondo macroscopico degli esseri umani e sottolinea che è grazie alle sue leggi ordinate se quello che ci circonda non è governato dal caos. Ci ricorda anche che la carta costituzionale che regola i rapporti tra i cittadini di questo mondo è la Tavola Periodica di Mendeleev, dove ogni elemento è al suo posto e ognuno interagisce con un altro sulla scorta di ineludibili leggi matematiche e questo perché sia noi che loro condividiamo una medesima madre: la Natura. E nel film la nostra Madre Natura è una ragazza allo sbocciare della vita che gioca saltando da un elemento all’altro come su una grande campana perché, come recita il claim, “La chimica non è né buona né cattiva. È utile” e devono essere gli uomini e le loro istituzioni a garantirne il corretto utilizzo.
Il film è stato girato in Sicilia da Acaluma Films su script di Marco Valente, regia di Massimo Amici e fotografia di Vladan Radovic.
Art Director Massimiliano Assi e Valentina Cinelli, che ha anche realizzato le foto di scena.
Il sound design è stato curato da Salvatore Arangio, il montaggio da Emanuele Lucci.
La voice over è di Christian Iansante.
Campagna “Carta di identità delle sostanze chimiche: 2018 ultima scadenza”
Governo – 20 giugno 2017
REACH: al via la campagna di sensibilizzazione per registrazione sostanze chimiche
Ministero dell’Ambiente – 21 giugno 2017
Campagna di informazione 2018
reach.gov.it – 21 giugno 2017
Sostanze chimiche, al via la campagna REACH
Ministero dello sviluppo economico – 21 giugno 2017
La campagna è partita il 21 giugno 2017 e si è conclusa il 31 luglio 2017 con la messa in onda degli spot sui canali RAI TV e radio e sarà riproposta in autunno.
Foto © Valentina Cinelli
I have done, I have seen.
#MyPride
Chiunque voi siate, grazie! Siete stati splendidi!
Alexandr “Sasha” Trubetskoy è uno studente di Washington, D.C. appassionato di cartografia.
Qualche giorno fa ha terminato la sua rivisitazione della rete stradale dell’antica Roma (125 dC) come se fosse una piantina della metropolitana. L’effetto è imponente, e anche se sono state prese delle libertà e molte “linee” sono state semplificate, è sempre un bel colpo d’occhio!
Bathstore e Saatchi & Saatchi hanno realizzato un’app, lanciata il 5 giugno 2016 in occasione della #GiornataMondialedellAmbiente (#WorldEnvironmentDay).
Cosa fa esattamente l’app? E cosa c’entra con l’ambiente?
Guardate il video per scoprirlo… ( e non ridete) ;))
Credits
Advertising Agency: Saatchi & Saatchi, London, UK
Executive Creative Directors: Andy Jex, Rob Potts
Creatives: Jose Hernandez, Victor Moron
Account: Katrina Bain, Jessie Doel
Director: Tom Clarkson
Editor: Jake Saunders
Producer: Benedict Murray
Post-production / Audio post production: Prodigous
Per la #GiornataMondialedellAmbiente (#WorldEnvironmentDay), invece di pubblicare un annuncio a tutta pagina, che avrebbe comportato consumo di carta e inchiostro, il Comune di Manaus (Brasile) ha fatto stampare il suo messaggio “sopra” la pagina degli annunci.
La scritta “Reutilize” è stata stampata al 50% di opacità per non impedire la corretta lettura dei testi sottostanti.
Credits
Manaus City Hall
Advertising Agency: Mene & Money, Manaus, Brazil
Creative Director: Nilio Portella
Art Director: Leandro Marcião
Copywriter: Andre Nishiwaki
Si beve per dimenticare il passato in modo da lasciar più spazio al futuro! (pillole di filosofia alcolica) #bastet46 ????
— Valentina Cinelli (@bastet) May 27, 2017
Mi è tornata voglia di scrivere.
Strano per me, che vivo di immagini. Ma la scrittura mi è sempre appartenuta, fino dalle medie, dove le varie professoresse d’italiano si divertivano a dare compiti in classe con tracce fantasiose, solo per scoprire cosa ne avrei tratto fuori.
Si mi è tornata voglia di scrivere. Per questo mi sono regalata l’ennesimo restyling del sito, che ospita il mio vecchio blog.
Prima sistemo il contenitore, e poi penso al contenuto.
Eh già. Il contenuto. Ma di cosa scrivo?
Il laboratorio di scrittura che sto seguendo mi sta dando tanti spunti, ma non è ancora questo il punto.
Forse voglio scrivere di ciò che non voglio che appaia sulla timeline di Facebook. Penso di avere ancora qualcosa da dire, su di me, sulla vita, sul futuro, ma non ho più voglia di darlo in pasto ai social (Twitter escluso). Se qualcuno ha voglia di leggere, deve venire qui. Non vedrà passare i miei pensieri fra una fake news o un buongiornissimo.
Vediamo se ci riuscirò.