Copper statue of the cat goddess Bastet. Eighth to fourth centuries B.C. PHOTOGRAPH BY MARY EVANS/SCALA, FLORENCE

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Patatine, gioie e dolori: mega multa dell’Antitrust

#72127383 - Chips de pomme de terre - Potatoe chips© Brad PictNell’anno dell’Expo 2015, il settore alimentare nazionale risulta essere al centro dell’attenzione, non solo nel bene ma anche nel male. E spesso anche in comunicazione.

Sotto l’occhio del mirino per messaggi pubblicitari ingannevoli e informazioni scorrette, sono finite quattro note aziende del settore alimentare, produttrici di patatine fritte in busta, con una sanzione di oltre un milione di euro da parte dell’Altritrust.

Diverse denunce di privati e dell’Unione nazionale consumatori segnalavano pubblicità ingannevoli le quali, attraverso diciture e immagini suggestive, attribuivano caratteristiche nutrizionali o salutistiche decisamente non corrette, oppure fornivano informazioni in merito alla composizione e agli ingredienti o alle modalità di trasformazione o cottura, attribuendo ai prodotti anche “vanti di artigianalità” nonostante la loro esplicita natura industriale.

Secondo l’Agcm, tre aziende hanno adottato “vanti di artigianalità” che non corrispondevano alle caratteristiche reali di questi prodotti: “Eldorada patate cotte a mano” e “Alfredo’s” di Amica Chips (300.000 euro di multa); la linea “La patatina artigianale” e le “Da Vinci chips” di Pata (250.000 euro); e “Le contadine – fatte a mano” di Ica Foods (150.000 euro). Tre aziende hanno conferito poi una particolare enfasi grafica alla presenza di olio d’oliva nelle rispettive confezioni (Linea “Autentica trattoria all’olio di oliva” di San Carlo, con 350.00 euro di multa al Gruppo; “Eldorada la tradizionale con olio d’oliva” di Amica Chips; “Da Vinci chips: con olio extra vergine d’oliva”), omettendo di evidenziare l’effettiva percentuale impiegata: il quantitativo veniva indicate solo sul retro delle buste e risultava assai più basso a quello di altri oli vegetali.

cracco-patatine-pubblicitaDue aziende, inoltre, “hanno presentato in maniera ambigua e omissiva – a giudizio dell’Antitrust – le caratteristiche reali e distintive di alcuni prodotti (“Rustica – le ricette di Cracco” di San Carlo e le diverse varianti di “La patatina” di Amica Chips), ingenerando così nei consumatori l’erronea convinzione che queste confezioni fossero nettamente diverse dal prodotto base o dalla variante aromatizzata. E infine, Ica Foods ha accreditato al prodotto “Crik Crok & Blue” proprietà salutistiche che sono risultate ancora controverse nella comunità scientifica e comunque non autorizzate dalla Commissione europea.

Nella determinazione delle sanzioni, l’Autorità presieduta da Giovanni Pitruzzella ha tenuto conto anche della dimensione di ciascuno dei quattro operatori e della loro condotta nel corso del procedimento, valorizzando l’impegno spontaneo o l’adozione anticipata di misure idonee a eliminare gli aspetti di ingannevolezza contestati e ad aumentare la trasparenza nei confronti dei consumatori.

Dopo le polemiche internazionali per l’uso di olio di palma (Doritos), di testimonial fuori luogo (Cracco), e di doppi sensi che non fanno più ridere (Amsterdam Chips), non ci resta altro che parafrasare l’elegante ironia di Rocco Siffredi quando afferma che le patatine di una volta “non ne fanno più così”.

[youtube]http://youtu.be/Oy_OenSJ9V4[/youtube]

[ ph © Brad Pict – Fotoliadissapore.it ]

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  • Manuel Rosini

    20.02.2015 at 10:27 Rispondi

    Mi auguro ci saranno presto controlli anche nelle aziende che producono pane con lievito madre e “pochi ingredienti, ma tutti naturali”, brodo con carni di prima scelta e compagnia cantante

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