The curriculum update

Il numero di parole necessarie a descrivere il proprio lavoro è direttamente proporzionale al tempo necessario a trovare un’occupazione.

[ via friendfeed ]

Dopo alcuni colloqui fatti negli ultimi giorni, mi sono ritrovata con l’esigenza di aggiornare il mio curriculum vitae cartaceo/pdf (ultimo aggiornamento: aprile 2008).

Erano mesi che non ci mettevo mano e mi sono trovata un po’ spaesata. Non solo per l’aggiornamento degli ultimi lavori, ma anche sulla forma in cui mettere tutte le informazioni.
Purtroppo/fortuntamente lavoro da diversi anni, e ho fatto esperienze molto diverse le une dalle altre, e ricoperto varie mansioni e ruoli.

Ho speso un’intero pomeriggio per capire cosa poter mettere e cosa dover levare; come razionalizzare tutto; cosa poteva effettivamente interessare a un eventuale committente di tutto il bagaglio di esperienze degli ultimi anni.
Mi sembrava di aver fatto veramente tanto, ma avevo bisogno di un modo per comunicare la completezza della mia formazione, e non uno sterile e noioso elenco, che poteva anche rischiare di sembrare fuffa.

I miei dubbi maggiori erano:

  1. serio o faceto? della serie, mi faccio vedere professionale o propongo un formato più “creativo”? in teoria anche questo contribuisce a evidenziare le mie competenze…
  2. per le informazioni per i contatti, lasciare le classiche o inserire qualcosa “2.0”? potrei anche correre il rischio di sembrare una comunicatrice “web-only” (della serie: ho un blog e sto su facebook ERGO sono tanto figa)
  3. lavoro dal 1992 e i primi clienti li ho avuti nel 1995… forse è inutile andare così indietro nel tempo: quanto è il caso di andare indietro negli anni con le collaborazioni elencate?

Ho anche utilizzato la rete per condividere questi miei dubbi: a lato riporto una parte della discussione che ho sollevata su FriendFeed, alla mia richiesta di consigli in merito.

Diciamo che sono giunta alla decisione di creare un cv completo di tutte le informazioni e le esperienze fatte, per poi sfoltirlo di cose non necessarie e adattarlo a seconda dell’interlocutore a cui dovrò inviarlo…

Magari, quando l’avrò terminato, proverò a condividerlo qui sopra, così per avere un ulteriore confronto e consigli in merito.

Certo che mi ha fatto un po’ impressione richiamare alla memoria tutto quello che ho fatto dal 2005 al 2007.
Peccato solo che ora sia tutto fermo…

~~~ edit ~~~

Mi è rivenuto in mente questo post “Il precario mascherato“… tanto per rinfrescarci la memoria sull’uso delle qualifiche ;)

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