uglydolls
Uglydolls, le bambole brutte
che fanno impazzire l’America
Sono nei negozi di giocattoli
ma anche in importanti musei
Alte trenta centimetri,
ricordano le bambole di pezza della nonna
di ALESSANDRA VITALI
OGNI scarrafone è bello a mamma sua. E questi, per mamma e papà sono belli due volte. Primo, perché frutto del loro amore. Secondo, perché ragione del loro successo (e di cospicui guadagni). Sono Jeero, Tray, Babo e gli altri fratelli. Chi con un occhio di meno, chi con i denti all’infuori, chi con tre corni, gambe corte, braccia lunghe, piedi storti. Rispondono al nome di Uglydolls, “bambole brutte” che fanno impazzire gli americani. Adulti, più che bambini, in quanto sono considerate forma d’arte, espressione della creatività di una coppia affiatata e fantasiosa. Sfizio da grandi, insomma, però tanto evocativo: come una bambola di pezza cucita dalla nonna in tempi di magra, o uno di quegli orsacchiotti sbrindellati col bottone al posto dell’occhio e un orecchio mozzato che però guai a chi li tocca.
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le voglio!!!!
anzi… voglio il pipistrello!!!!
bastet
14.05.2008 at 09:11ho notato che non sono l’unica che le desidera da morire queste bambole :)
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